Voci Siciliane

DRAGO CALOGERO DRAGO CALOGERO Pubblicato il 15/05/2019
Per Pietro era diventato un vero calvario. Ogni qualvolta le esalazion...

Per Pietro era diventato un vero calvario. Ogni qualvolta le esalazion...

Per Pietro era diventato un vero calvario. Ogni qualvolta le esalazioni degli escrementi arrivavano alla finestrella del pianterreno, la piccola Rosalba iniziava a tossire fino a mancargli il fiato. Allora, già sveglio per il continuo abbaiare, si alzava, attaccava la pompa al rubinetto del Garage e provava a spazzare via tutto, raccoglieva la ciotola di plastica brulicante di mosche e zanzare e la poneva lontano dove non poteva dare fastidio a nessuno, poi nuovamente a letto con la speranza che lo sfinimento fosse più forte dei latrati. Più volte si era recato a casa del suo vicino, qualche volta a minacciarlo, tante volte a pregarlo di non portare il cane a fare i bisogni sotto casa sua << sapi, me matri è anziana e nun ci vidi e spesso gli capita di calpestarla e sporcare tutta la casa e poi c`è la picciridda che mi soffre di una forma asmatica e quell`odore forte e acre la fà star male. E il mangiare! che gli costa metterlo in un posto dove non ci abita nessuno anzicchè sotto la mia finestra? >>. E lui lo zio Ciccio, da perfetto animalista con un gran sogghigno gli rispondeva << ma perchè, il posto per mangiare che lo scelgo io? è lui che mi indica dove mettere la scodella, in quanto alla cacca, ora passu (passo) in farmacia e ci accattu (compro) li pannolini >>. E Pietro, nel rispetto del vicinato e dell`età del suo interlocutore si assuppava la risposta che lo riempiva di ira e lo faceva anche sorridere.
Fino a quando sbroccò e una sera la combinò grossa.
Il web e non solo, si sciolse nell`indignazione più ferrea. Il Bastardo e vigliacco per quell`anonimo avvelenatore volò da tastiera in tastiera e da bocca in bocca alla velocità della luce. Nessuno si fermò un solo attimo dal lanciare invettive, anche perche a detta di qualcuno, << lu zi Ciccio nun si meritava nna cosa di chista>>.
Nessuno, tranne Pietro si fermò un solo attimo a riflettere del perche a volte si commettono delle sciocchezze che in qualcuno portano sensi di colpa e irreparabili pentimenti.
Prospero, fu buttato nel bidone della spazzatura e due giorni dopo arrivò Saetta, lo zio Ciccio da perfetto animale animalista continuò imperterrito a tenere il suo integerrimo ed educato comportamento forte del sapersi appoggiato da così tanti amici di sani e competenti principi.Pietro con il suo sguardo oramai perso nel vuoto spesso vagava nella notte a pulire feci e spostare ciotole, a volte incontrava Saetta e lo accarezzava dolcemente gli porgeva ora un croccantino ora una mezzo rimasuglio di brioss come a volersi far perdonare ciò che era successo a Prospero. Non si capacitava del perchè tanta gente con il loro comportamento fa di tutto per far odiare gli animali al prossimo. Zio Ciccio con un piccolo intrattenimento spalmato in tre serate, volle festeggiare l`arrivo di Saetta invitando i suoi colleghi animalisti e i loro amici a quattro zampe e fù un manto variopinto e profumo di chanel. Pietro in un momento di sana e ironica pazzia non potè non domandarsi << sapi si a lu zi Cicciu e a li so amici animalisti ci piacissi nnà bedda guantera di arancini? >>. Ci piacieru.
Un caro saluto a tutti.

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