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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 01/06/2018
Morti sul lavoro, nel 2018 già 151 vittime. In tutto l’anno scorso erano state 632

Morti sul lavoro, nel 2018 già 151 vittime. In tutto l’anno scorso erano state 632

Solo nei primi mesi del 2018, in Italia 151 persone sono morte mentre lavoravano. Il numero, pubblicato dall’Osservatorio indipendente di Bologna, è salito dopo che due operai nel bergamasco sono rimasti vittime dell’esplosione di un serbatoio usato per l’essicazione di farine alimentari. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il trend è negativo: i morti erano stati 113. Se si considera tutto il 2017, sempre secondo l’Osservatorio, le vittime sono state 632, con una media di quasi due al giorno. Con 20 morti è il Veneto la Regione che conduce la triste classifica, seguita da Lombardia (17), Piemonte (12), Campania e Toscana (10). È Milano, con otto decessi, la provincia con più morti sul lavoro. Poi Treviso e Verona con sette. Quello di Treviglio nel 2018 è il terzo caso di morti multiple: il 20 marzo due vigili del Fuoco sono morti a Catania, mentre il 28 marzo due lavoratori sono rimasti vittime di un’altra esplosione nel porto di Livorno. Advertisement Secondo l’ultimo report relativo al 2017, il 20% delle vittime sono agricoltori schiacciati dal trattore. Ma a morire più di tutti sul lavoro sono gli edili: la maggior parte di loro sono vittime di cadute dall’alto (tetti e impalcature). Gli stranieri morti sono stati oltre il 10% del totale, mentre il 25% delle vittime ha più di 60 anni. Secondo l’Inail, oltre alle morti crescono anche gli infortuni sul lavoro: tra gennaio a luglio dello scorso anno le denunce sono state circa 380mila. 4.750 in più rispetto al 2016, con un incremento dell’1,3 per cento.

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