Viabilità da terzo mondo. Entroterra in ginocchio

Di tutte le questioni economiche delle quali si può discutere, parlando di economia e sviluppo di un territorio, non si può non affrontare il tema viabilità. Le moderne concezioni di selezione delle aziende dalle quali servirsi da parte di un’utenza che oramai si muove al passo delle tecnologie alla velocità delle stesse che con straordinaria semplicità sono capaci oramai di invitare ed accompagnare i clienti sin dentro l’attività commerciale, si scontra, molto pesantemente, con la triste realtà di quelle che sono le vie di comunicazione del nostro entroterra siciliano (in allegato alcune foto della strada provinciale 7 e della statale Palermo-Agrigento flagellata da oltre 10 semafori!!!). Non si possono usare parole diverse, non mi sentirei onesto utilizzandole, le nostre strade fanno veramente pena!!. Per non parlare poi della segnaletica o del tutto inesistente oppure errata, distrutta, arrugginita…come a dipingere un quadro di assoluto abbandono e precarietà. Questo lo scenario di un entroterra che vive e che vuole continuare a farlo, fatto di persone che mettono il cuore in ciò che fanno e parliamo di cittadini comuni e grandi imprenditori che devono vedersi zavorrati dallo stesso Stato che gli ha chiesto di aprirsi al mondo….bene loro lo hanno fatto ed anche bene…penso sia arrivato il tempo che anche lo Stato si muova. Voglio ricordare il progetto DORSALE HIMERESE progetto del quale non si parla più, perché? Cosa aspettiamo le prese per i fondelli di coloro che si candideranno alla presidenza della Regione Sicilia? Spero che i Sindaci dell’Entroterra si uniscano mettendo da parte le bandiere e facciano sentire la loro voce…i cittadini hanno raggiunto il capolinea… alle tasse devono corrispondere servizi altrimenti mescoliamo le carte!!