CARISSIMI CITTADINI ALIESI si è arrivati all’assurdo: da alcu
CARISSIMI CITTADINI ALIESI si è arrivati all’assurdo: da alcuni giorni il nostro paese viene privato di un servizio pubblico come quello postale a causa dell’inagibilità dell’edificio che lo ospita, sito nel centralissimo Corso Umberto I. Questa decisione viene dopo diversi episodi alquanto scandalosi come vedere gli impiegati lavorare , ma soprattutto gli utenti, aspettare il proprio turno con i piedi nell’acqua che si infiltrava dal tetto durante le giornate piovose: sicuramente cosa non prevista nelle norme di sicurezza. Si sentono le solite scuse sulla mancanza di fondi e l’impossibilità d’interventi di ristrutturazione che allontanano una possibile apertura dell’ufficio postale e del relativo servizio in tempi brevi. Propongo all’Amministrazione Comunale di prendere a cuore questa problematica, magari mettendo a disposizione della Società Poste italiane dei locali idonei allo svolgimento del normale servizio, anche perche questo ne ha a sua disposizione. Inoltre questa è una occasione che potrebbe permettere , dopo un adeguato intervento di demolizione di un edificio ormai fatiscente e di ristrutturazione dell’aria, di restituire ai cittadini e a tutto il paese la stupenda piazzetta di cui sono stati privati negli anni sessanta proprio per la costruzione dell’edificio postale . Quanto scritto credo che sia condiviso dalla maggioranza dei cittadini aliesi.
Visto l’approssimarsi delle ferie, fra non molto arriverà anche il disagio dei prelievi presso il locale Ambulatorio, passando da due volte la settimana ad uno come avvenuto negli anni passati; tanto Lercara Friddi è vicina.
Ma ritornando alla chiusura dell’Ufficio Postale,sarebbe un disagio grosso per gli utenti ma specialmente per le persone anziane. Quello che colpisce è quanto viene riportato nell’avviso alla cittadinanza………momentaneamente i cittadini possono rivolgersi all’Ufficio Postale di Valledolmo, come se fosse alla periferia del paese e non a 12 Km . Mi è piaciuta l’idea di concedere altri locali alle Poste, ed anziché ripristinare quelli esistenti, buttarli giù, dando così modo ai cittadini aliesi di riappropriarsi dello spazio che anni fa, gli è stato tolto “ Piazza Umberto I° “conosciuta come la” chiazza nova”.
L`amministrazione, periodicamente, su segnalazione di mio padre Ticli Aurelio allora direttore dell`ufficio Postale, e/o spontaneamente, eseguiva dei lavori di manutenzione, per mantenere l`edificio in efficenza e decoro. In contropartita il direttore li residente pagava un affito, anche se non esosissimo, ma era un qualcosa che mensilmente entrava nelle casse dell`Ente. Una casa disabitata è ovvio che debba perdersi! Dopo la dipartita di mio padre, avvenuta nel 1995, L`Ente non ha più concesso alla mia famiglia la facoltà di poter continuare a vivere in quella casa fcontinuando, ovviamente, a pagare un affitto e possibilmente evitandole la triste fine che ha fatto eseguendo la giusta manutenzione ordinaria in tempo utile prima che i danni divenissero tali da parlare addirittura di locali inutilizzabili.
L`Ente ha preferito non percepire più un affitto e tenere i locali disabitati!!
Penso sia bellissima l`idea della Piazza al Posto dell`Ufficio Postale, ma ritengo sia poco razionale buttare giù un edificio di quella portata costato un non so ché di denaro pubblico per scelte a dir poco discutibili.